Lo scenario del mondo del lavoro nell’ICT è cambiato e stanno nascendo nuove figure professionali, tra cui l’ICT Procurement.
L’ambito degli Acquisti si sta modificando e modellando su esigenze nuove delle aziende. Quello che è certo è che l’ICT Procurement oggi deve essere in grado di fare azioni di approvvigionamento mirato e produttivo.
Fare scouting della migliore tecnologia sul mercato è il principale obiettivo. Scegliere quella più idonea al momento può avere un notevole impatto sulla produttività del business. Infatti parliamo ormai di tecnologie che accompagnano, aiutano e semplificano i processi aziendali.
La responsabilità dell’ICT Procurement risiede nell’affrontare le sfide della catena di approvvigionamento e della sostenibilità globale. A sostenerlo è il 90% dei professionisti della Digital Supply Chain negli USA che hanno partecipato allo studio condotto da SAP in collaborazione con Regina Corso Consulting.
ICT Procurement: una figura chiave per il provisioning
Oggi il ruolo dell’ICT Procurement è decisivo. E sempre più importante nella gestione della catena di approvvigionamento e nella garanzia della continuità di fornitura dei servizi tech.
Etosha Thurman, chief marketing and solutions officer di Sap, sostiene infatti che:
«I leader della Supply Chain devono sfruttare in modo strategico i processi di Procurement per gestire efficacemente le relazioni con i fornitori. Non solo, mitigare le frustrazioni dei clienti, controllare i costi e garantire la resilienza del business».
L’evoluzione dei processi di Procurement ha avuto un’accelerazione e le imprese stanno modificando le proprie esigenze rispetto al controllo costi e alla sostenibilità.
C’è da dire, però, che il fenomeno è a macchia di leopardo. Non tutte le aziende hanno maturato la giusta consapevolezza per affrontare il cambiamento nel Supply Chain Management. Spesso mancano gli strumenti e le giuste piattaforme. L’obiettivo dovrebbe essere accompagnare i clienti verso nuove opportunità nel rispetto di una catena più flessibile, efficace e resiliente.
L’ ICT Procurement è una figura mixata, se così vogliamo dire. Da una parte si muove nell’ambiente dell’approvvigionamento di beni e prodotti, dall’altra gestisce e controlla i servizi IT.
Chi è l’ICT Procurement…
Il termine inglese procurement, adattato ormai da diversi anni dalla lingua italiana, significa approvvigionamento. E per traslarlo secondo lessico tech, l’ICT Procurement non è altro che la figura di riferimento per la gestione delle attività di approvvigionamento di beni e servizi teconologici.
Nello specifico, il termine è utilizzato per l’insieme di pratiche quali:
- La definizione delle clausole generali e SLA che regolano i contratti da stipulare (accordo quadro)
- La gestione dei processi di approvvigionamento (procurement management)
- La gestione dei rischi connessi alla selezione del fornitore (risk management)
- I processi di individuazione e classificazione delle vulnerabilità di sicurezza del prodotto o sistema
- (vulnerability assessment)
- Conoscenza delle norme relative alla protezione dei dati e applicazione dei concetti-base di sicurezza informatica
- Gestione e manutenzione del parco di apparecchiature hardware da predisporre post acquisto (fleet management)
… e quali sono le 4 tecnologie indispensabili per il suo lavoro
Negli anni l’ICT Procurement si è sempre più orientato all’acquisto di servizi e alla gestione delle strutture tecnologiche e di telecomunicazioni.
Oggi le organizzazioni stanno sfruttando le tecnologie di approvvigionamento per aumentare l’efficienza operativa, ridurre i costi e rispondere alla domanda del mercato.
Ma sappiamo quale sia la migliore tecnologia al momento? Sceglierla può essere un compito difficile. Noi però possiamo suggerirne alcune. Quelle che reputiamo essere le migliori.
– Procurement Cloud Software:
Il software specifico che semplifica la gestione dei processi end-to-end di approvvigionamento di beni o servizi. E accompagna il progetto in tutte le tappe indispensabili: dalla definizione del contratto al provisioning, fino al suo delivery. Suggeriamo un software in cloud perché è flessibile, scalabile e accessibile. Caratteristiche, tra l’altro, indispensabili alle organizzazioni per gestire al meglio i processi e per soddisfare le richieste del mercato IT.
– Automation Software per il flusso di lavoro:
L’automazione è una priorità chiave per i leader degli acquisti di oggi. L’uso di software dei process automation aziendali guiderà la trasformazione digitale standardizzando i flussi di lavoro e facilitando la gestione dei fornitori.
– Intelligenza artificiale per l’analisi dei dati:
Analisi dei dati uguale ottimizzazione dei costi. Nel rispetto di migliorare i processi aziendali e gestire i report dei clienti in modo efficiente. L’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, Trend di questo 2022, sono parte integrante di molti strumenti di analisi dei dati. L’obiettivo è aiutare le organizzazioni a raccogliere tutte le informazioni utili per prendere decisioni accurate nei loro processi di provisioning.
– Self Service Portal:
L’uso di portali self-service riduce i costi di gestione dei fornitori e migliora l’esperienza di acquisto a 360°. Nell’economia globale attuale è infatti richiesta l’autonomia di gestione del processo di approvvigionamento da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
E tu, quale approccio hai al cambiamento?
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